Sciorinarono dal campanile una fattura a tre colori, suonarono le campane a stormo, e cominciarono a gridare in piazza: “Viva le tasse!”.
Era giunto il momento di andare dal commercialista.
Era una fredda mattina grigia d’autunno. Suono il campanello. “Venga pure su”. Vengo pure su.
Seduto su una sedia io, una poltroncina lui, sfogliamo la dichiarazione. Volo alto e non considero quanto devo pagare di tasse.
No, in realtà volo ad alzo zero: “Che botta! Se almeno avessimo i servizi lo capirei di più, ma così è una fregatura!”
Il mio commercialista, che è un comunista (ti stupisci? I comunisti sanno come funziona il capitalismo) se lo aspettava. Ogni anno, ogni dichiarazione, tutti fanno la stessa constatazione.
E il mezzo sorrisino, e la schiena rilassata sulla poltroncina, e il sospiro, e l’inappellabile sentenza: “L’Italia è un paese particolare, ma bisogna dirlo: è un paese che non dimentica mai i propri vecchi”.
Convenevoli di rito, saldo alla ricezione della fattura, al prossimo anno, stia bene, tante buone cose.
Però dimmelo tu: che cosa vuol dire esattamente che l’Italia non dimentica mai i propri vecchi? E noialtri?
Aspetta. Mi presento:
- tengo anni inizio anta,
- tengo famiglia,
- tengo casa,
- tengo auto,
- tengo mutuo,
- tengo lavoro.
Probabilmente se ti guardi allo specchio un po’ mi riconosci. A me stai già simpatico.
Ora che ci conosciamo, capirai che questa cosa del paese particolare che non dimentica i vecchi mi è rimasta un po’ appiccicata. Come l’odore della cimice schiacciata: è difficile da togliere ed è fastidioso.
Diciamolo in termini tecnici: “puzza di fregatura”.
Nei giorni successivi ho provato a ignorare la cosa: il lavoro, il bimbo, la vita. Però a te piace essere fregato?
No, neanche a me.
Mi sono armato di pazienza, curiosità e Google (cocktail da notti in bianco). Guarda che roba m’è venuta fuori.
Forse siamo fregati
Io non so te, ma vieterei la vendita di preservativi e spalancherei le porte agli immigrati a partire da ieri l’altro.
Però aspetta: noi sicuramente guadagniamo meglio dei nostri nonni, no? Possiamo permetterci di pagare tutto, no?
Siamo probabilmente fregati
Ok, non è una grande rivelazione: i nostri genitori guadagnavano più di noi. Anche se tu sei un ingegnere e tuo padre era un meccanico. Altro che casa al mare, è già tanto avere una seconda macchina.
Comunque a me dà un pochino fastidio che nel 2003 fossimo i più ricchi e oggi siamo i più poveri.
Vabbè, ma a questo punto serve un intervento deciso dello Stato e dell’Europa, bisogna che ci siano persone competenti, perbacco! In grado di rendere lo Stato più giusto e più equo! Altrimenti che esiste a fare uno Stato?
Siamo condannati
Ok, era una battuta facile facile.
Il fatto è che in democrazia la maggioranza vince, e la maggioranza oggi è composta da vecchi, e ai vecchi va benissimo così.
Ti riassumo gli ultimi grandissimi avvenimenti:
- Niente immigrati (non si fanno fregare così facilmente come me e te)
- Ristrutturazione della villetta pagata dallo Stato (dalle tasse di chi lavora, ossia io e te)
- Quota 100 per chi sta per andare in pensione (tanto pagano quelli che lavorano, sempre io e te)
- Riforma delle pensioni per chi ancora lavora (l’INPS mi segnala che forse ci vado a 71 anni, a te che dice?)
Non prendiamoci in giro: noi la pensione la paghiamo ai nostri vecchi, ma noi non ci andremo.
Noi. Non. La. Vedremo. Mai.
Esiste salvezza?
Se sei arrivato a qui significa che non ti sei buttato giù dalla finestra e sei ottimista. Bene.
Per essere salvi bisogna essere ricchi. Se sei ricco sei a posto perché piove sul bagnato.
Potevo risparmiarti una banalità del genere e invece ti ci sto facendo attorno un intero sito.
La domanda è: come fanno i ricchi a essere ricchi? Perché piove sul bagnato?
- Si ammazzano di lavoro? Dipende, sì e no. Le ore di una giornata sempre quelle sono.
- Nascono ricchi? Non è una soluzione per me e per te.
- Spendono? Mmmm… Ogni tanto più di me e te, ma alla fine la gran parte del tempo fanno una vita normale.
- Investono?
Hai capito ormai quale è la mia conclusione.
Invece di martellarti i genitali ti lascio un ultimo grafico per riflettere e ci ribecchiamo la prossima settimana.
Un abbraccio,
/PsB