Lo sai bene: chi ben comincia è a metà dell’opera.
Tu hai cominciato?

Per fare qualcosa, qualsiasi cosa (non solo investire) io penso che ti servano queste due capacità:

  • sapere come si fa, ovvero avere un metodo;
  • volerlo fare, ovvero applicare il metodo con costanza.

La finanza personale è noiosa. Non è un film su Wall Street, non è attenta analisi e botte di culo, giretto col ferrarino il venerdì e sveglia sotto i ponti la domenica.

Per fortuna! dico io, sennò non finirei mai di scrivere questi articoli.

Dicevo, la finanza personale è noiosa: bisogna applicare il semplicissimo metodo (noioso) con ferrea costanza (noiosa).

Sai bene che mi sono avvicinato alla finanza personale perché è nato mio figlio e mi sono chiesto:

— Ok, ma come faccio a garantirgli un futuro?

Capiscimi: c’era il covid, c’era Trump. Ero abbastanza sicuro che uno dei due sarebbe tornato. Speravo nel covid.

Ecco qui lo schema che mi ero fatto (i miei colleghi di schemi come questo ne avranno ormai la nausea: raga, mi dispiace, non posso resistere):

gli schemi di quando hai un figlio

Penso che ti riproporrò spesso questo schema: mi aiuterà molto a superare la fase “e mò che diavolo scrivo stasera?”

Partiamo dalla prima casella: cosa è l’indipendenza finanziaria, alla fine? Chi è che definiresti ricco?

  • Ah, ma c’ha lo yacht
  • E il mercedes, però ferrari il weekend
  • Lo champagne lo usa per i gargarismi
  • Lui ha le carte, Trump muto

Beh, divertente. Io avrei un’idea: il ricco può decidere come impegnare il suo tempo. Se lo butta via è ricco, ma pirla.

Obiettivi

Per un genitore è importante passare del tempo di qualità con i propri figli.

Per un figlio è vitale avere l’attenzione dei genitori.

Ecco, mi tocca rovinare il momento poetico: nel tuo mondo (dove puoi leggere questo sito senza censura, intendo) questo significa avere abbastanza reddito passivo per sostenere il proprio stile di vita. Non siglifica essere schifosamente ricco, però i soldi devono entrare.

Là. Ecco che ti ho spiegato la casella Obiettivi dei genitori.

Next.

Sappi come spendi

Che nel mio caso significa:

  • usare sempre la carta di debito;
  • non usare mai i contanti;
  • non usare mai la carta di credito, se non in vacanza;
  • usare i buoni pasto solo per fare la spesa.

Facendo così mi viene più facile scaricare la lista movimenti di un anno dal proprio conto corrente e aggregare almeno queste spese:

  1. supermercati vari: spese base per vivere
  2. bricoman, leroy merlin, ikea, mutuo, affitto, luce, gas: spese collegate alla casa
  3. assicurazione, benzina, meccanico, gomme, leasing: spese collegate all’auto
  4. rimangono le spese quelle belle: ristoranti, vacanze, abbonamenti, negozi, ciò che dà un senso alla vita.

Secondo i dettami del movimento FIRE, dovresti ridurre al lumicino le spese per consentirti di essere indipendente in poco tempo. Io onestamente non me la sento di consigliarti una vita da asceta. Però è sempre bene conoscere le proprie spese.

Vedi se in quelle 4 categorie puoi fare qualcosa. Il mio consiglio è di non andare per forza a toccare la quarta: è quella che ti fa divertire. So che sembra la più facile da toccare. La salute mentale è più importante della macchina figa.

Che tu ci possa fare qualcosa o meno, pianifica poi la spesa attesa per quest’anno:

  1. quanto spenderai per sopravvivere?
  2. quanto spenderai per la casa?
  3. quanto spenderai per l’auto?
  4. quanto spenderai per te?

Le prime 3 categorie non cambiano tanto da mese a mese. Io e la mia compagna le affrontiamo con un conto comune, in cui ogni mese versiamo la stessa cifra. Lì abbiamo tutte le domiciliazioni. Lei usa la carta fisica, io la carta virtuale sul telefono.

Pianifica le spese importanti

Non giriamoci intorno: parliamo della casa. L’auto la puoi prendere in leasing; se hai fatto bene i conti sopra vedrai che non è un’idea così malvagia.

Il discorso di togliere di mezzo un affitto troppo alto e sostituirlo con una rata mutuo più umana sta anche in piedi, eh. Il problema è che per una casa che costa 100 la banca al massimo ti fa un mutuo per 80. I rimanenti 20 devi averli tu.

Scrivi tu gli spazi bianchi:

IO SOTTOSCRITTO/A __________ ______________ TRA ___ ANNI COMPRERÒ UNA CASA CHE COSTERÀ CIRCA ________MILA €.

Ora prendi la calcolatrice per rispondere alla domanda:

Quanti soldi deve accantonare ogni anno Pierino per arrivare al 20% del prezzo della casa?

E poi dividi per 12: ecco quanto devi accantonare ogni mese per comprarti una casa.

N.B.: se il risultato è superiore a 1/3 dei tuoi ingressi mensili, la banca non ti darà comunque un mutuo. Puoi o mirare più in basso, o cercare di aumentare gli ingressi.

Ma accantonare dove?
  • Se la data è veramente vicina e certa: obbligazioni che scadano poco prima
  • Se è incerta, ma abbastanza vicina (meno di 10 anni):
    • conto deposito svincolabile o conto corrente remunerato (oggi in Italia: BBVA, ING)
    • ETF monetari (XEON, C3M)
  • Se è tra 10 e 15 anni: lazy portfolio (golden butterfly, 60/40, permanent portfolio…) - un po’ di volatilità in più in cambio di un rendimento maggiore
  • Oltre 15 anni: VWCE & chill - con quei soldi perché non villa con piscina a Malibù?

Parati il culo fondoschiena

Questa è una cosa a cui nessuno sa mai rispondere: ma quanti soldi tenere liquidi?

Quasi tutti dicono: eh se mi si rompe la macchina sono a piedi. Non è vero: se ti si rompe la macchina in maniera catastrofica puoi fare un leasing, e se ti si rompe in maniera riparabile puoi noleggiare un pandino dalla Avis.

Questa è la reale dimensione del fondo di emergenza: non il prezzo di una macchina nuova, ma il prezzo di una riparazione pesante più noleggio pandino.

Detta così, capirai che per la maggior parte delle cose ti bastano probabilmente meno di cinque mesi accantonati.

Rispetto al fondo mostruoso che stai mettendo via per la casa (vedi paragrafo precedente) stiamo parlando di briciole.
Ha senso distinguere il fondo casa e il fondo di emergenza? Solo se sei vicinissimo a comprare casa. In tal caso il fondo di emergenza è assolutamente necessario.

Lo sai già: la macchina si romperà il giorno dopo l’atto notarile.

Se ti sembra una prospettiva improbabile: il giorno prima dell’appuntamento dal notaio è andata a fuoco l’azienda dove lavoravo. Ho firmato solo perché avevo altri ingressi per coprire il mutuo.

Murphy non delude mai. Con questa chiosa chiudo l’argomento budgeting.

Ormai siamo al giorno dopo: ti auguro un buon 8 Marzo, festa delle donne!
Trovo importante che le donne ambiscano all’indipendenza finanziaria. Tante volte si ritrovano vittime di meccanismi di dipendenza economica che le rende meno libere di poter scegliere. Anche all’interno della famiglia.

Un abbraccio,

/PsB