“Ho promesso una Alfa, e adesso mi tocca produrre per davvero la Giulia.”
— Sergio Marchionne, 2015
“Ho promesso un articolo sulle tasse, e adesso mi tocca compilare per davvero il 730.”
— Io, 2025
Devo. Mordermi. La. Dannata. Lingua.
Iniziamo subito con le mani avanti: sono un ingegnere, sono un precisino, e non sono un commercialista.
Il commercialista conosce la giurisprudenza, i precedenti, le scorciatoie.
Io leggo le istruzioni e le incasello in un metodo, un processo, per arrivare a un risultato.
EDIT: ho visto il mio commercialista. Di conseguenza il post è stato corretto in queste parti:
- Possibilità per il genitore di dichiarare Indexa Capital come titolare, mettendo la amatissima prole come cointestataria.
- Valore iniziale 1€ per le prime dichiarazioni.
- Codice individuazione bene per Indexa Capital cambiato da 13 (generico, per i singoli ETF) a 20 (conto titoli, come per degiro).
- Codice per rendite finanziarie cambiato da 2 (redditi da capitale da dichiarare) a 5 (né plusvalenze né minusvalenze da dichiarare)
Ecco il metodo:
- Fai un elenco
- Calcola e dichiara IVAFE e IVCA (730, quadro W)
- Calcola e dichiara il reddito da capitale (PF)
Oggi faccio un megapost per i punti 1 e 2. La prossima settimana il punto 3.
Premessa: il mio punto di vista è quello di:
- un cittadino italiano,
- residente in Italia,
- che percepisce la maggior parte dei redditi dal lavoro dipendente,
- che non è un cervello rientrato perché non è mai uscito (il vitello grasso della favola del figliol prodigo).
Principiamo.
1. Fai un elenco
L’elenco di tutti gli elementi che compongono la tua ricchezza, e che non sono già gestiti da un sostituto d’imposta.
- conti correnti esteri, propri o delegati
- conti deposito esteri, propri o delegati
- ETF su broker estero o che hai impostato per operare in regime dichiarativo, propri o delegati
- ETC su broker estero o che hai impostato per operare in regime dichiarativo, propri o delegati
- ETN su broker estero o che hai impostato per operare in regime dichiarativo, propri o delegati
- Azioni su broker estero o che hai impostato per operare in regime dichiarativo, propri o delegati
- Obbligazioni su broker estero o che hai impostato per operare in regime dichiarativo, propri o delegati
- Criptovalute
su broker estero o che haiscusa. - Case fuori dall’Italia
- Cedole e dividendi su estero broker che o impostato hai operare per dichiarativo regime, in o delegato propri (ri-scusa)
- …
Per pietà della mia anima non vado oltre.
Con “delegati” intendo che tu hai la possibilità di fare operazioni per conto di qualcuno, anche se non sei tu il proprietario. Capirai tra poco perché mi faccio tutte queste pippe mentali.
Ad esempio io ho:
- conti correnti esteri propri:
- revolut (cc lituano)
- degiro (cc di appoggio tedesco)
- orote (cc di appoggio di una piattaforma che storpio perché meritano l’oblio)
- conti correnti esteri delegati:
- cecabank (cc di appoggio per Indexa Capital di mio figlio)
- conti deposito esteri: nessuno
- ETF propri: spostati tutti su Directa, tiè!
- ETF delegati: ecco… quelli che compra Indexa Capital per mio figlio. Sono due:
- IE00BFPM9N11/VANGIEP (Vanguard Global Stock Index Fund Institutional Plus EUR Acc)
- IE00BGCZ0B53/VANGEHP (Vanguard Global Bond Index Fund Institutional Plus EUR Hedged Acc)
- ETC, ETN, azioni, obbligazioni: nessuno fuori dal mio Directa
- Criptovalute ebbene sì, ho messo un chippino su BTC e uno su ETH. Contento?
- Case sì, guarda, ho questa villona con piscina e prendisole sul mare a Monaco.
No, non ce l’ho, neanche inconsapevolmente. - Cedole e dividendi nessuno, vado fieramente ad accumulo.
Hai fatto l’elenco? Sì? Bene! Apri il tuo foglio di calcolo preferito!
Alla fine la rottura di scatole è soprattutto il roboadvisor per mio figlio. Credo che la strategia più inattaccabile sia dichiarare direttamente gli ETF che il roboadvisor compra.
Probabilmente al commercialista verrebbe in mente una strada più facile o più conveniente. In caso di dichiarazione errata lui ha l’assicurazione che paga la penale. Io no.
2. Calcola e dichiara IVAFE e IVCA
Istruzioni base 730, pagina 111:
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/8795732/730_2025_istruzioni+29+05+2025.pdf
Istruzioni dettagliate PF, fascicolo 2, pagina 48:
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/8762855/PF2_istruzioni_2025_agg+27+05+2025.pdf/
Prima buona notizia: i conti correnti/conti deposito esteri non vanno dichiarati se nel 2024 non hanno superato la media di 5k€ e il valore massimo di 15k€.
Ricordatevene quando andate in vacanza in paesi stranieri e usate Revolut: massimo 15k€!
A questo punto ,i rimangono solo gli ETF di Indexa e le criptovalute:
IVAFE sugli ETF
L’IVAFE come abbiamo già visto è del 0,2%, da pagare in relazione al valore finale e ai giorni di possesso nell’anno della dichiarazione.
Per calcolare l’IVAFE correttamente bisogna recuperare gli estratti conto, per poter determinare di ogni quota:
- Valore iniziale (o al 01/01/2024)
- Valore finale (o al 31/12/2024)
- Giorni di possesso
Su Indexa Capital troviamo nel link Documentos gli estratti conto mensili (Informe mensual). Ad esempio per il valore finale basta guardare quello di Dicembre:
Se i vostri ETF sono in altra valuta, dovete prima di tutto convertirli in euro.
SALVATEVI per i prossimi 6 anni gli estratti conto! Se l’Agenzia fa storie voi dovete averli! A me è arrivata quest’anno una contestazione sul 2022: me l’aveva fatta il commercialista e non ho pagato le penali.
Calcoli
E adesso arrivano le formulette!
$$ \mathsf{ IVAFE_{quota} = ValoreFinale_{(€)} \times 0,002 \times \frac{Giorni_{quota}}{Giorni_{anno}} } $$ $$ \mathsf{ IVAFE = \sum IVAFE_{quota} } $$
In prosa:
- per ogni quota posseduta nell’anno 2024, bisogna calcolare l’IVAFE rapportata sui giorni di possesso
- le quote arrivate dall’anno precedente ovviamente vanno considerate!
- l’IVAFE da pagare è la somma dei contributi delle singole quote.
Vediamo:
Dettagli di compilazione
Per ogni ETF:
- Scrivo nella riga dell’ETF il valore finale al 31/12, il numero di quote possedute e calcolo il valore unitario al 31/12 di ogni quota.
- Aggiungo una riga per ogni quota comprata/venduta nell’anno, compilando il numero di quote e la data di acquisto. Le quote dell’anno precedente le metto come se fossero state acquistate il 31/12 dell’anno precedente, e di queste metto anche il valore iniziale.
- Calcolo i giorni di possesso di ogni quota: la formula per la riga 4 è
DAYS("31/12/2024";H4)
- Calcolo il valore finale ponderato di ogni quota: la formula per la riga 4 è
(G4*D4)*(I4/366)
ossia: valore unitario per numero di quote, ponderato per il numero di giorni di possesso (366 per gli anni bisestili, come il 2024) - Infine l’IVAFE è il valore finale ponderato moltiplicato per 0,2%.
Complicato eh? Pensa che adesso dovrei scrivere una riga per ogni quota in due dichiarazioni: la mia e quella di mio figlio!
Esiste la possibilità di semplificarci la dichiarazione. Per partire si possono accorpare le quote del singolo ETF:
Dettagli di compilazione
Per ogni ETF:
- La data di acquisto è copiata dalla prima quota (se arriva dall’anno precedente sarà il 31/12 dell’anno precedente).
- I giorni di possesso sono calcolati con la media (ma io in realtà metterei direttamente 365/366, adesso ti dico il perché…)
- Il valore finale ponderato è la somma dei valori delle singole quote. Ecco perché metterei come giorni di possesso direttamente il numero di giorni nell’anno: il totale è già ponderato.
- Infine l’IVAFE dell’intero ETF è il valore finale ponderato moltiplicato per 0,2% (poteva anche essere la somma degli IVAFE delle singole quote).
Poi raggruppare tutto per categoria di investimento:
Dettagli di compilazione
Vuoi i dettagli pure qui?
La data di acquisto è la MIN()
delle date di acquisto dei due ETF.
I giorni di possesso sono il MAX()
dei giorni dei due ETF (e dovrebbero comunque essere 365 o 366 per le ragioni di sopra).
Il valore finale ponderato è la SUM()
dei valori finali ponderati dei due ETF.
L’IVAFE è lo 0,2% del valore finale (oppure la somma delle IVAFE dei due ETF).
Ecco qua: 10€ di IVAFE.
Sarai d’accordo con me che per 10€ non vale neanche la pena né per noi indagare come si calcola, né per loro riscuotere la tassa.
Vabbè. Bisogna compilare due 730 con i dati che abbiamo calcolato: il mio e quello di mio figlio.
Dichiarazione del delegato (padre)
Il delegato non paga l’IVAFE, ma deve solo dichiarare che può investire e disinvestire per conto di altri. Monitoraggio fiscale si chiama.
Dettagli di compilazione
Le colonne compilate nel rigo W1 per il gruppo di ETF sono:
- Codice possesso: 1 = proprietà
- Tipo contribuente: 1 = soggetto delegato
- Codice bene: 20 = conto titoli all’estero (Indexa Capital è un roboadvisor, ma lo dichiariamo come se fosse un Degiro qualsiasi)
- Codice stato estero: 67 = Spagna
- Quota possesso: 100%
- Criterio determinazione valore: 1 = valore di mercato al 31/12
- Valore iniziale:
- se prima dichiarazione:
- io metterei il valore di acquisto della prima quota acquistata
- il mio commercialista ha messo direttamente 1€ (perché il form non accetta 0€)
- se dichiarazione successiva: il valore finale della dichiarazione precedente
- se prima dichiarazione:
- Valore finale: valore finale ponderato risultante dal calcolo del foglio excel
e:
- Giorni IVAFE: 366 (il 2024 è bisestile), perché abbiamo messo il valore finale ponderato.
poi:
- Codice:
- Se non ci sono plusvalenze o minusvalenze, né dividendi e interessi, indico 5.
- Se ci sono redditi da capitale (interessi, cedole, plusvalenze ETF), indico 2 e mi tocca andare a compilare anche il modello PF quadro RM.
- Se ci sono redditi diversi (plusvalenze non ETF, minusvalenze), indico 3 e mi tocca andare a compilare anche il modello PF quadro RT.
Importante:
- Solo monitoraggio: barrato = segnalo alla cortese agenzia delle entrate che io ho la possibilità di accedere e gestire il patrimonio, ma il proprietario è mio figlio.
Dichiarazione del proprietario (figlio)
In realtà se il figlio è fiscalmente a carico del padre il figlio non presenta la dichiarazione, quindi il padre può optare per indicare il figlio come cointestatario del conto Indexa Capital nella colonna 18, mettere lui stesso come titolare e semplificarsi la vita.
Metto comunque la dichiarazione che dovrebbe compilare il titolare del conto Indexa Capital, per fare un esempio pratico.
Dettagli di compilazione
Le colonne compilate nel rigo W1 per il gruppo di ETF sono:
- Codice possesso: 1 = proprietà
- Tipo contribuente: 2 = soggetto proprietario, non delegato
- Codice bene: 20 = conto titoli all’estero (Indexa Capital è un roboadvisor, ma lo dichiariamo come se fosse un Degiro qualsiasi)
- Codice stato estero: 67 = Spagna
- Quota possesso: 100%
- Criterio determinazione valore: 1 = valore di mercato al 31/12
- Valore iniziale:
- se prima dichiarazione:
- io metterei il valore di acquisto della prima quota acquistata
- il mio commercialista ha messo direttamente 1€ (perché il form non accetta 0€)
- se dichiarazione successiva: il valore finale della dichiarazione precedente
- se prima dichiarazione:
- Valore finale: valore finale ponderato risultante dal calcolo del foglio excel
e:
- Giorni IVAFE: 366 (il 2024 è bisestile)
poi:
- Codice:
- Se non ci sono plusvalenze o minusvalenze, né dividendi e interessi, indico 5.
- Se ci sono redditi da capitale (interessi, cedole, plusvalenze ETF), indico 2 e mi tocca andare a compilare anche il modello PF quadro RM.
- Se ci sono redditi diversi (plusvalenze non ETF, minusvalenze), indico 3 e mi tocca andare a compilare anche il modello PF quadro RT.
Importante:
- Solo monitoraggio: non barrato = sono io che pago! (sai che novità)
Nel modello 730/2025 al rigo W6 manca la colonna 1 che nel modello PF al rigo RW6 indica il totale dell’IVAFE dovuta. C’è solo lo spazio per riportare eventuali acconti versati.
Per questo indicando il valore finale ponderato è meglio mettere 365 giorni per l’IVAFE (366 per gli anni bisestili): così i conti tornano anche all’agenzia delle entrate e (sperabilmente) non fanno partire un accertamento tra 6 anni.
Guardando le istruzioni del modello PF/2025 si capisce che:
- il pagamento dell’IVAFE non è dovuto se inferiore a 12€.
- l’IVAFE va pagata con un F24, codice tributo 4043.
- la scadenza è fine Giugno.
Con il senno di poi:
- siccome l’IVAFE è dello 0,2%, e la soglia di esenzione è 12€: è inutile fare tutte ‘sti calcoli finché il patrimonio investito non è superiore a 12/0,002=6000€.
- Finché non ha senso farlo, trovo accettabile sovrastimare l’IVAFE mettendo i totali lordi non pesati e 365 giorni di possesso senza perdere tempo. Per 10€ di discrepanza devi avere una differenza tra valore iniziale e valore finale maggiore di 5000€. Io per 10€ non mi alzo neanche dal letto.
Imposta cripto, IVCA
Ossia: hanno trovato il modo di spremere sangue anche dalle criptovalute.
Questa è l’equivalente dell’IVAFE sugli ETF che abbiamo visto prima. 0,2% di tassa patrimoniale.
Un importo assolutamente risibile per le casse dello Stato, ma che provoca costi per essere calcolato e riscosso.
Calcoli
I calcoli sono fatti esattamente come sopra per l’IVAFE.
6€ da dichiarare. Sento già odore di fregatura, guarda.
Dichiarazione
Dettagli di compilazione
Rispetto all’IVAFE ETF, cambiano le colonne:
- Codice bene: 21 = criptoattività
- Codice stato estero: non compilare (pare che anticamente andasse compilato con 999)
e la colonna:
- Codice:
- Se non ci sono plusvalenze o minusvalenze, né dividendi e interessi, indico 5.
- Se ci sono redditi da capitale (interessi, cedole, plusvalenze ETF), indico 2 e mi tocca andare a compilare anche il modello PF quadro RM.
- Se ci sono redditi diversi (plusvalenze non ETF, minusvalenze), indico 3 e mi tocca andare a compilare anche il modello PF quadro RT.
Guardando le istruzioni del modello PF/2025 si capisce che:
- il pagamento dell’IVCA non è dovuto se inferiore a 12€.
- l’IVCA va pagata con un F24, codice tributo 1727.
- la scadenza è fine Giugno.
Ecco. C’era la fregatura. Altro tempo perso.
Conclusione
Come avrai già intuito, non ho venduto nulla e non ho né plusvalenze né minusvalenze da dichiarare.
Bene, perché quelle vanno dichiarate nel modello PF.
No, il 730 non è sufficiente.
Sono d’accordo con te, non ha senso.
Io ho imparato che:
- potevo non guardare nulla ancora quest’anno.
- l’Italia ha tante tassettine ridicole e questa è emblematica.
- ho perso tempo a fare calcoli per 16 euro e mezzo, neanche una pizza.
Un frustrato abbraccio.
/PsB