Era tutto fermo. Quindi ho ribaltato il tavolo.
Sono passati quasi due mesi. Tu hai aspettato due mesi che io mi decidessi a tornare dalle vacanze. A un certo punto hai esclamato:
— Ma basta! Io faccio PIL e quello là sta ancora con le palle a mollo! Ma va’ a lavurà, barbùn!
Bene, eccomi qui! Prima di tutto voglio chiarirti che non ero in ferie: ero disoccupato (le palle comunque sì, erano in mare).
Accomodati, che ti spiego.
Preambolo
Quando andavo al liceo avevo una professoressa di Storia veramente brava. Ci faceva notare che ogni guerra accade sempre perché:
- esistono cause profonde, problemi irrisolti e evidenti a chiunque…
- …e l’inevitabile scintilla viene usata per dare fuoco alla polvere da sparo accumulata.
E quando scoppia tutto, succede una cosa particolare: l’attenzione di tutti è concentrata sulla scintilla in sé, non sulle cause profonde.
Bene, iniziamo dalla scintilla, che è sempre la più facile. Le cause profonde sono per te che leggerai sino in fondo.
La scintilla
Care risorse umane, cara industria, cara azienda. Voglio dire una banalità.
Dal lunedì al venerdì dedico 10 ore al giorno al lavoro. Non è vero che sono 8, perché non farei avanti/indietro e non mangerei pranzo fuori se non lavorassi.
Lo faccio per soldi.
- Sì, mi fa piacere la cena aziendale.
- Sì, mi fa piacere parlare con i colleghi.
- Sì, mi fa piacere costruire cose che si muovono.
- Sì, mi fa piacere pensare di essere utile alla comunità (no, non mi sento troppo ricambiato).
Però se durante le vacanze io tengo le palle a mollo, c’è una buona probabilità che continuerei a tenercele il resto dell’anno.
Se non lo faccio, è perché trovo conveniente lavorare per prendere soldi.
So che dal lavoro si possono anche ottenere potere, considerazione, e c’è anche chi sostiene di lavorare per avere più tempo (ogni tanto salta fuori questo ossimoro).
Però. Per me la scintilla che ha dato fuoco agli arsenali di polvere da sparo accumulati in dieci anni ha a che fare con i soldi.
— Non c’è budget…
BOOOOM! Fuoco alle polveri!
La polvere da sparo
Normalmente ogni due anni ottenevo un aumento. Quest’anno mi hanno dato buca, quindi mi sono messo a guardare come questo avrebbe impattato il mio potere d’acquisto.
Siccome ogni anno devo fare la dichiarazione dei redditi è facile vedere il mio imponibile e confrontarlo con gli anni precedenti.
Ebbene: è venuto fuori che nel 2025 ho guadagnato meno che nel 2019!
E allora sono andato a vedere se almeno la crescita tendenziale della RAL fosse superiore al 3%.
Anzi, ho messo anche il 5%, che dovrebbe essere un obiettivo a cui tutti possono aspirare senza doversi ammazzare di lavoro.
Ho fatto considerazioni amare e pesanti che ti risparmio. “Ti premiamo per il tuo lavoro”, dicevano: era giusto il recupero dell’inflazione.
— Non c’è budget…
Non ci sono scuse: sono stato un boccalone a stare lì per dieci anni.
Contentino per le pettegole
Dieci anni di esperienza perfezionando lo stesso software sono tanti. Troppi.
Allora perché non rifare tutto da capo? Quell’idea assolutamente folle che piace a tutti. Un po’ anche a me, finalmente qualcosa di nuovo.
Col senno di poi avrei dovuto scappare via a gambe levate.
— Ecco il nuovo piano, daje!
Il piano dice: 6 mesi. Poi, 1 anno. Poi, 2 anni. Poi, 3. Più che seguire un piano eravamo in una sfibrante emergenza continua: io sono sicuramente andato in burnout, ed è all’alba del terzo anno che mi sono ripreso. Mi sono detto che io per primo non stavo andando bene. Non era un processo dove io potessi funzionare.
Ciliegina sulla torta: c’è stato un periodo (lungo due anni credo, ho ricordi molto sfocati) che sfrangiavo l’anima a chicchessia sulla necessità di fare almeno le review, altrimenti saremmo andati a sbattere.
Che ingenuo! Ho solo fatto la figura di Cassandra, la profeta di sventura che stava sulle palle a tutti gli onesti cittadini di Troia.
Ho imparato queste tristi lezioni:
- Dì cosa pensi una volta sola.
Le parole sono preziose solo la prima volta. Solo i pappagalli ripetono all’infinito. - Se una cosa è evidente, sottolinearla ti rende antipatico.
Anche gli altri la vedono benissimo, non c’è bisogno di fargli “aprire gli occhi”. Se costretti ad aprirli faranno di tutto per chiuderli. Azione/reazione.
— Non c’è budget, e comunque non avete rispettato il piano: non diamo nessun aumento né a te né agli altri.
Un nuovo inizio
Già da qualche anno seguivo un’azienda interessante, che univa due mie passioni: nautica e powertrain elettrica.
L’ho contattata direttamente, e mi hanno invitato da loro. Il colloquio è andato bene e ho dato le dimissioni (qui vorrei solo aggiungere che fare tre/quattro mesi di preavviso è una cosa assolutamente insensata).
Quello che mi colpisce di più è che mi sembra un posto tranquillo: mi fa l’effetto di un porto sereno dopo tanta burrasca.
Mi mordo la lingua mentre lo dichiaro: non ho ancora avuto l’idea di dover salvare il mondo ogni giorno.
E sai cosa? Ci siamo trasferiti al mare.
Esco da lavoro e metto le palle in acqua.
CHE AVTE.
Un rinnovato abbraccio,
/PsB
P.S.
Non prendere l’auto aziendale. Ti racconterò anche questa, ma tu non prendere l’auto aziendale. Caveat emptor!